Il riscaldamento delle serre è uno dei principali fattori da tenere in considerazione per le produzioni vivaistiche e per le produzioni invernali. Come sappiamo, gli impianti di riscaldamento delle serre richiedono particolare attenzione nel dimensionamento, nella progettazione e nella realizzazione per avere il massimo contenimento dei costi energetici, e la massima efficienza. Uno dei principali aspetti tecnici, è il corretto dimensionamento dell’impianto e l’uniformità della temperatura aerea e basale, che non sono sempre facili da ottenere.
Al Flormart 2015 di Padova, è stata presentata un innovativa tecnologia, denominata “Termostriscia Sunnyday” studiata appositamente per il riscaldamento delle coltivazioni in serra tramite la metodologia del riscaldamento basale.
Innovazione
«La nostra sfida è quella di permettere agli imprenditori agricoli, ed in particolare ai vivaisti, di avere fiducia nei propri mezzi e nella tecnologia: chi ha prodotto in un certo modo, oggi, grazie anche alla collaborazione di mezzi tecnici all’avanguardia, deve sapere che può farcela anche per il futuro» Con queste parole di incoraggiamento, nonostante la crisi economica, Valerio Ballerini, titolare dell’azienda Janus Energy di Fabriano (An), si rivolge agli operatori del settore durante il Salone del Florovivaismo Flormart di Padova 2015.
“Termostriscia Sunnyday” è stata presentata come innovazione tecnologica all’evento del Crea al Flormart dal titolo: “Dalla ricerca le innovazioni per un agricoltura sempre più evoluta e sostenibile”. Come azienda Janus Energy, ha vinto la sezione “Tecnologie”.
È stato Gianluca Burchi, direttore del Cra-Viv di Pescia, l’unità di ricerca per il vivaismo e la gestione del verde del Cra (adesso Crea dopo la fusione con Inea), che ha consegnato la targa all’amministratore unico Valerio Ballerini. Le termostrisce per il riscaldamento basale in serra (coltivazione a letto caldo) consentono di aumentare la produzione riducendo i costi e di distribuire calore con efficienza.
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